giovedì 6 giugno 2013

...Ghiggini...genio sconosciuto

Era sicuramente un uomo creativo e tenace, come i moltissimi che hanno reso proverbiale il made in Italy.
Ma andiamo con ordine.....
Nasce a Lerici nel 1896 sin dal 1914 motorista navale, lavora per 30 anni alla Oto Melara di La Spezia, malato di meccanica  ma non solo....
Aveva anche il ciclismo nel sangue, ammirando gli atleti che a volte vedeva passare dalle sue parti impegnati nella difficoltosa operazione della cambiata.
Tutti voi conoscete il cambio Vittoria e le sue varianti e sicuramente questo attrezzo non era facile da adoperare !
"perchè bisogna tribolare in quel modo ?" si sarà chiesto il buon Francesco, e studiandoci sopra e partendo dall'idea dei Nieddu realizza questo:


un deragliatore che permetteva di cambiare pedalando in avanti migliorandone sicuramente la funzionalità !!
Questo cambio, prodotto in piccole serie ( e brevettato nel 1937 ) fu anche usato da alcuni corridori in corse minori, (forse da Luigi Barral da come mi sembra di ricordare aver letto su alcune cronache..)
Intanto continua a lavorare su un'idea che gli gira per la testa, deposita ancora due brevetti nel 38 e nel 41...."sistema cinematico a parallelogramma articolato"
a cui si riferisce la prima immagine ....
Si vedono i germi del moderno deragliatore posteriore, anche se ad onor di cronaca (ne parleremo in un prossimo articolo ) esempi di cambi a parallelogramma articolato ce ne sono di antecedenti.
Ghiggini però lo vede in maniera più simile alla forma definitiva, nella sua forma più moderna.
Comunque dopo aver depositato il brevetto non riesce a produrlo e tutto rimane fermo fino al 1950, anno in cui entra in trattativa con il noto fabbricante Giuseppe Olmo di Celle Ligure.
Venuto a conoscenza della cosa , si fece vivo Tullio Campagnolo, reclamando il possesso di un brevetto del tutto simile.
Che sia così o che Tullio abbia sapientemente riconosciuto ed acquistato una eccellente innovazione tecnologica, fatto sta che Campagnolo acquisto i brevetti di Francesco Ghiggini per una somma, allora considerevole di 500mila lire, all'epoca ci si comprava una casa !

Come per tutti i prodotti di successo è stata necessaria un'idea vincente gestita da un sapiente imprenditore ,onore dunque a Campagnolo per aver tirato fuori da quest'idea quell'oggetto meraviglioso che è il cambio Gran Sport.
Il nostro Ghiggini è vissuto sino alla veneranda età di 93 anni , e mi piace pensare che ogni volta abbia veduto una bicicletta dotata di cambio abbia sorriso......

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