domenica 3 marzo 2013

Petit Breton !


Lucien Mazan, nasce a plessè nella Loira inferiore, il 18 ottobre 1882 ma in tenera età si trasferisce a seguito della famiglia in Argentina.
Secondo di sei figli, a 14 anni già lavorava come fattorino, ma come tutti i ragazzi della sua età si appassiona per le imprese dei corridori velocipedisti, e legge avidamente i resoconti della Bordeaux- Parigi o della Parigi- Brest- Parigi sui giornali sportivi.
Riesce ad acquistare una bicicletta e si lancia senza paura nelle competizioni, soprattutto in pista, dove ottiene numerosi successi.
Per non far sapere al padre, assolutamente contrario, della sua passione, si fa chiamare "Breton".
Diventa campione d'Argentina su pista e successivamente, nel 1899 anche su strada, dove si costruisce una solida reputazione.
Nel 1902 decide di tornare in patria, per tentare una carriera che in Argentina non avrebbe potuto avere, casualmente pochi giorni prima dell'inaugurazione del velodromo "Buffalo" di Parigi.
Esordisce nelle corse su pista ( all'epoca la maggior parte delle competizioni si svolgeva all'interno dei velodromi ) e trova un altro atleta che si fa chiamare "Breton" allora per evitare confusioni, cambia il suo in "Petit Breton".
Ciò non impedirà al pubblico di soprannominarlo L'Argentino" o l'elegante Argentino" in ragione del suo stile !!
Peccato che il suo fisico, assai lontano dagli standard dei pistard, frenò le sue ambizioni: troppi e troppo forti i suoi avversari in pista.
Capì ben presto che doveva cambiare obbiettivo: con costanza allungò le distanze, divenne fondista e stradista.
Già nel 1904 lo vediamo trionfare nell'incredibile Bol d'Or :  una gara con regole semplicissime.
Si corre in pista, per 24 ore, vince chi fa più strada !!!!

Nel 1905 si cimenta nel Tour de France, giungendo quinto.
Pochi giorni dopo, il 24 agosto, sul velodromo Buffalo, stabilì il nuovo record del mondo percorrendo 41.110 km
L'anno successivo vince la Parigi- Tours
Il 1907 è l'anno della definitiva consacrazione: vince allo sprint la prima edizione della Milano-Sanremo favorito dalla collaborazione del compagno di squadra Gerbi.
Anche nel 1908 si aggiudica il Tour, primo atleta riuscito a vincerlo due volte.
Diventò un beniamino del pubblico, per la sua condotta di gara, ma anche per i suoi modi gentili ed eleganti !
Dal 1909 quando vinse il giro di Terragona, inizio il suo lento declino sportivo anche se rimase popolarissimo tra il pubblico.
Partecipò a due edizioni del Giro d'Italia, nel 1910 e nel 1911.
Proprio nel 1911 uno dei suoi ultimi acuti, la vittoria della tappa Mondovì- Torino con l'ascesa,per la prima volta,  del colle del Sestriere.


A questo merito va raccontato un episodio che raffigura bene la signorilità di Lucien Petit Breton.
Corre il giro 1911, per la squadra Fiat, ma deve ritirarsi per problemi meccanici: tempo dopo invia alla Fiat una lettera di scuse con cui si accolla tutta la colpa dell'accaduto avendo equipaggiato il suo mezzo con mozzo posteriore con cambio interno a due velocità, origine del problema, contro il consiglio della squadra stessa.
Pare inoltre, da voci raccolte tra i "vecchi" che nel 1910 a seguito del ritiro dal giro, soggiornò per alcuni mesi nei pressi di Torino....chissà che non sia rimasta qualche traccia di questo "signore" delle due ruote........


Come molti atleti della sua epoca se ne andò molto presto.
Prestando servizio nell'esercito francese durante la prima guerra mondiale, un banale incidente stradale lo portò via il 20 dicembre 1917 a soli 35 anni.

Anche i suoi fratelli Paul e Anselme furono dei buoni corridori
Lasciò il soprannome ai suoi figli, e Yves fu un buon ciclista e direttore sportivo di una squadra al Tour del 48.

Nessun commento:

Posta un commento